sabato 8 settembre 2012

Libri sui bambini che non mi piacciono: pars destruens

22 mesi + 3 settimane

Prima di lasciarmi definitivamente alle spalle il periodo estivo, ricco di riflessioni su Cico e il suo modo di fare, voglio dedicare due post alle letture per l'infanzia. Mi ha ispirato la nuova commedia in uscita nei cinema...
 
... Che cosa aspettarsi quando si aspetta di Kirk Jones. Usa, 2012
Tratta dall'omonimo best-seller americano di Heidi Murkoff, questa versione cinematografica cercherà di rendere in maniera divertente le più comuni sensazioni, emozioni e paure delle mamme in attesa. Piovono già le critiche sull'inadeguatezza del film rispetto all'ironia del libro, ma il cast - che comprende tra gli altri Cameron Diaz e Jennifer Lopez - potrebbe anche riservare delle piacevoli sorprese... o no?!?
 
Quando aspettavo Cico, mi sono rifiutata categoricamente di leggere, per non alimentare ansie inutili e per conservare la mia (già compromessa) vista. Dopo aver recuperato un minimo di autonomia e l'abilità necessaria per allattare sfogliando le pagine, ho finalmente preso in mano i volumi che mi erano stati regalati. Sono rimasta sinceramente sconcertata dall'approccio che va per la maggiore rispetto al modo proposto da molti autori di prendersi cura dei bambini: sotto una patina di apparente bonomia, molti testi propongono una puericultura nemica dei bambini e dei genitori. Ho letto molto, non ho letto tutto e molti "pilastri" mi mancano, come il celeberrimo Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg.
 
Sullo scaffale della libreria ho dato spazi diversi ai libri sui bambini che mi piacciono e ai libri sui bambini che non mi piacciono, in attesa di risolvermi a buttare definitivamente questi ultimi.

 
Fate la nanna di Eduard Estivill, Mandragora 1999
Il classico metodo per risolvere magicamente il problema del sonno infantile, regalato dalle amiche con bambini poco più grandi del mio che l'hanno applicato e ne sono entusiaste. Proprio questo è il punto che non mi trova d'accordo: considerare il sonno dei bambini come un problema di matematica, dove bisogna applicare un metodo disumano calato dall'alto e non bisogna fare niente di propria iniziativa che contraddica le regole del manuale.
?!?
Non mi piace, perché tratta i bambini con disprezzo e i genitori come decerebrati, rimandati perennemente a settembre per la loro incompetenza. Sono convinta che sia meglio pensare con la propria testa e smetterla di soffrire inutilmente.
IRRISPETTOSO.

 
I bambini non fanno mai i capricci di Penney Hames, Edizioni Red 2007
Benché i manuali Red siano validi, questo libro invece mi ha deluso. Il titolo e la scheda di presentazione mi sembravano promettenti e per questo l'ho acquistato, ma - già dalle prime pagine - si capisce che l'autrice non reputa vera l'affermazione del titolo e propone la disciplina come rimedio ai capricci stessi. Non solo: se i capricci anticipano la loro comparsa a 1 anno invece che a 2 oppure proseguono oltre i 4 anni, è meglio far visitare il bambino dal pediatra.
?!?
Non mi piace, perché non dice niente di nuovo rispetto a quello che ripetono a disco rotto la nonna, la bisnonna, la zia e la vicina di casa. Adoro il progresso della conoscenza e il miglioramento umano: perché questo non deve avvenire anche in puericultura? Oltre tutto sono in aumento le ricerche etnografiche che rilevano come in molte culture i bambini non fanno mai i capricci. Per davvero.
SUPERATO.


Le madri non sbagliano mai di Giovanni Bollea, Feltrinelli 2009
Questo libro mi è stato prestato: "Da leggere assolutamente", mi è stato detto, "Non avrei fatto alcuni errori, se avessi capito certe dinamiche". Bene! L'autore è un celebre psichiatra infantile che, da bravo accademico, si è impegnato a catalogare minuziosamente tutte le tipologie di madri e tutte le tipologie di figli, trattando i problemi che derivano dai vari abbinamenti. Ne risultano una serie di consigli dove le povere madri del titolo... sbagliano sempre!
?!?
Non mi piace, perché è un libro che mette insieme problematiche di età così diverse da confondere le idee: adolescenti con bébé, bambini e neonati, un vero minestrone! Ma quello che davvero non sopporto è la mancanza di rispetto verso i sentimenti dei genitori che devono sempre essere all'altezza della situazione, senza potersi mai scusare o cambiare idea riguardo al comportamento da tenere nei confronti dei figli.
SUBDOLO.


Il tuo bambino e... la disciplina di T. Berry Brazelton, Raffaello Cortina Editore 2003
Questo libretto fa parte di una collana di cui vi ho segnalato, nella colonna a destra del mio blog, il volume sul cibo (che resta valido). Nel complesso la teoria dei "punti salienti" dei due pediatri autori non mi dispiace e sicuramente il tono usato è più amichevole di molti altri testi. Nei paesi anglofoni, per esempio, questo è un libro che ha fatto scuola. Quello che non condivido è il motto sotteso a questo volume dedicato in modo specifico alla disciplina: la punizione si adatti alla colpa.
?!?
Non mi piace, perché non credo che sia corretto partire dal concetto che il bambino sicuramente si comporterà male. Questo è il migliore atteggiamento per far avverare la previsione. Inoltre non sono in generale d'accordo con i metodi proposti per "correggere" il bambino che ha sbagliato. L'allontanamento forzato dalla stanza, la privazione di un piacere (tv, dessert ecc.), l'angolino del castigo insegnano solo a fare le stesse cose di nascosto, con ancor più piacere.
RIGIDO.


Naturalmente bimbo, Autori Vari, Terra Nuova edizioni 2003
E' un manualetto che mi è stato regalato, fitto fitto di indicazioni alimentari (con una parte finale riservata ad arredo, abbigliamento e igiene del bambino) e suggerimenti per lo svezzamento naturale: dalla scelta dei prodotti a km 0 fino alla dieta senza carne. Fin qui passi, anche se dubito che avrete voglia di seguire una tabella specifica per i vostri figli fino a 3 anni suonati.
?!?
Non mi piace, perché l'autosvezzamento mi ha cambiato. Mi rifiuto di credere che dosando le quantità di pasta, pane e biscotti si eviti la celiachia. E' falso sostenere che la mancanza di sale fino a 3 anni evita l'ipertensione arteriosa a 80 anni ed è falso che la gradualità di inserimento degli alimenti previene le intolleranze alimentari. Inoltre le ricette proposte non sono per niente appetitose: andate incontro a un insuccesso garantito.
SFIANCANTE.


101 cose da fare a Milano con il tuo bambino di Giovanna Canzi e Daniela Pagani, Newton Compton 2010
Una rassegna dei 101 luoghi dove i bambini sono tollerati in una metropoli come Milano. 101 modi di passare il tempo, insomma, senza che i bambini ci facciano fare troppe brutte figure. L'ho messo in fondo alla classifica, perché non ha certo lo spessore dei testi sopra, ma merita una citazione per lo sprito che accompagna il nostro modo di "leggere" l'infanzia oggi: fastidiosa, gracchiante, rumorosa.
?!?
Non mi piace, perché l'affermazione sottesa è: "Si stava meglio prima" e quindi "Adesso cercherò di fare tutto quello che facevo prima, nei posti con annesso baby-parking". Questa idea è tremenda: la noia che pervaderebbe i bambini, che quindi sarebbero da intrattenere a tutti i costi, con attività da lunedì a domenica, mi stanca solo al pensiero di doverla mettere in pratica. Inoltre, se dovessi portare Cico in tutti i luoghi indicati dalla guida, credo che sarei in breve ridotta sul lastrico.
SNOB.
 

5 commenti:

  1. In vesti di critico letterario mi piaci assai! Thumbs up e complimenti!

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  2. Ecco il mio vero lavoro: il critico!!
    :-)
    Thank you and good night!!

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  3. Brava mamma di cico! Fate la nanna é tremendo!

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  4. ciao Mamma di Cico
    sono una delle autrici dell'ultimo libro che non ti piace
    mi ha fatto piacere leggere le tue osservazioni
    ho due bambini e non ho mai pensato che si stava meglio prima... mi dispiace che sia emerso questo messaggio. comunque le critiche sono sempre utili e stimolanti. per cui grazie.

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