martedì 25 settembre 2012

Due parole sul design norvegese

23 mesi + 10 giorni
 
Probabilmente devo cambiare titolo del blog e sostituirlo con Cico sul tavolo!!
Dovrei trasformare un richiamo materno (e paterno) detto con garbo e allegria, Cico, a tavola!!, in un grido soffocato pronunciato tra bagno e corridoio al primo dei due genitori che si trova più vicino per sorvegliare che il suddetto Cico non scivoli giù dal ripiano.
Il Posticino delle Fragole di Cico è appunto il tavolo, anzi, ogni tipo di tavolo; cosa che mi dà da pensare. Non tanto per i bernoccoli (già molti) che decorano la sua fronte, ma per il suo esibizionismo domestico che - facendo le debite proporzioni - ci richiederà, tra qualche anno, di installare un palcoscenico in salotto. Dal tavolo, infatti, Cico citofona, telefona, attacca/stacca magneti dalla lavagnetta promemoria, travasa, mangia e... balla il Tripp-Trapp.
Tripp - trapp; tripp -trapp; tripp - trapp; tripp -trapp fanno i piedini che battono ritmicamente sul legno. Piedi nudi, calze, scarpe, pantofole: la velocità non cambia: tripp -trapp; tripp- trapp; tripp-trapp!!! Due battute al secondo con tanto di sorriso stampato in volto.
 
Come raggiunge i tavoli?
Con le sedie!
Come raggiunge le sedie?
Da solo!
Avete tolto le sedie?
Sì!
Quindi?!?
Spinge il seggiolone dalla stanza più in fondo alla casa e lo porta ben sotto al tavolo e... via!
Che seggiolone avete?
Il mitico Tripp-Trapp Stokke!
 
Probabilmente i bambini norvegesi (era norvegese il designer Peter Opsvik che lo inventò per suo figlio; svedese invece è la Stokke che lo produce) non si muovono così tanto. Fatto sta che il possesso di questo costoso pezzo di design che dagli anni Settanta allieta le famiglie di tutto il mondo a noi crea un sacco di problemi.
Quando c'era la protezione, Cico - essendo magro - sgusciava fuori e raggiungeva il piano del tavolo da solo (e sgusciava fuori anche dall'Antilop dell'Ikea: anche il design svedese, bocciato!). Poi è ingrassato un po' e la barra di legno anticaduta lo faceva strillare come un'aquila, finché Mamma o Papà, travestiti da volontari del WWF, non accorrevano a liberare la pantera impigliata.
Abbiamo tolto la protezione per non diventare sordi e in 24 ore il Tripp-Trapp è diventato una perfetta scaletta fai-da-te. La sua funzione primaria, cioè far arrivare il bambino all'altezza giusta davanti al piatto, oggi è sfumata: abbiamo abbassato anche il piano di seduta. Ormai è una sedia alta come quelle degli adulti. Vedremo cos'altro combinerà: sono quasi certa che insisterà nel suo proposito, cioè continuerà a mangiare in piedi e a salire sul tavolo.
 
Siete genitori permissivi!
E' vero! Gli permettiamo di essere se stesso.
Che bambino senza limiti!
Aahahaahahaahhahh! Questa è buona! Cico ha un sacco di limiti.
Per esempio?
Beh, non può volare, non può guidare, non può sposarsi, non può votare, non può uscire da solo, non può lavorare, non può avere un gioco ogni volta che usciamo, non può andare al parco quando piove, non può scegliersi i vestiti, non può andare in vacanza ogni week-end, non può andare a fare un master in America. Ah, dimenticavo: non può firmare assegni circolari e non può neanche scrivere la letterina a Babbo Natale! E, per finire, non può neppure obiettare a quello che Mamma scrive di lui sul blog!!
 
:-) :-) :-)
 
Mentre devo rivedere...
... Chicago di Rob Marshall, Usa 2002
dove il protagonista Richard Gere si esibisce in un numero di tip-tap davvero spettacolare (questo musical, ricordo, non mi era molto piaciuto... ma forse devo concedergli un'altra possibilità); ecco come ho sfruttato a mio vantaggio un Cico sul tavolo di cucina.
 

GIROTONDO DI VERDURE GRATIN A KM ZERO
 
Ingredienti:
 
3 pomodori ramati
2 patate piccole
1 melanzana piccola
50 gr di burro
2 cucchiai di pangrattato
timo
prezzemolo
sale
olio q.b.
 
Procedimento:
 
Prendete una pirofila da forno, ungetela con un po' di olio e mettetela tra le gambe di Cico appollaiato sul tavolo. Lavate e affettate le verdure, pelando solo le patate e lasciando la buccia alla melanzana. Dovete ottenere dei dischi di circa 3 millimetri di spessore.
 
 
 
 
Mentre Cico travasa verdure dal tagliere alla pirofila, accendete il forno a 240° C. Poi sciogliete il burro in una ciotolina o in un bicchiere (io uso il microonde) e mescolatevi i due cucchiai colmi di pangrattato, insaporendo con sale, timo e prezzemolo.
 
 
 




Disponete le verdure in cerchi concentrici alternando i colori e sovrapponendo leggermente una fettina all'altra. Salate leggermente e poi distribuite sopra le verdure il pangrattato "condito", sbriciolandolo un po' con le mani.

Infornate per circa 40 minuti, controllando ogni tanto che il pangrattato (con il quale otterrete l'effetto gratin) non scurisca troppo. Servite tiepido.




venerdì 21 settembre 2012

Merendina di gallina

siamo già a 23 mesi
 
 



Mooolti anni fa, il mio libro preferito raccontava di una giovane volpe che, nottetempo, si intrufolava nei pollai per fare una merendina di gallina. Mi ricordo l'amichevole solidarietà con la volpe astuta e golosa (che poi finiva immacabilmente nei guai) e l'acquolina in bocca data da quelle tre parole messe in fila. A volte gli scrittori ci sanno proprio fare, con le parole...
 
Quello che non sapevo allora era che mooolti anni dopo avrei avuto il privilegio di conoscere quel cucciolo di volpe in veste umana: Cico. Cico che non riconosco più! Adesso addirittura piange a dirotto quando finisce qualcosa che gli piace!
 
State pur tranquilli che succede solo a merenda: a quanto pare i micro-pisolini gli mettono fame. Il bilancio del pomeriggio:
 
- 3 budini (ok, erano piccoli, ma tre?!?)
- 2 + 1 morso di panini all'uvetta (non se ricordate, ma il pane all'uvetta è vagamente amaro... spero che non chieda il caffé il giorno del compleanno)
- 1 succo di frutta taglia grande (cari lettori, per la vostra buona pace mi sono convertita al bio-succo)
 
Dato che sono esterrefatta, mi butto sul cinema e ironicamente scelgo...
 
... Amabili resti di Peter Jackson, Usa 2009
Esatto. Il regista è lo stesso de Il signore degli anelli, che qui ha adattato un romanzo di Alice Sebold. Il film usa un espediente narrativo che a volte il cinema usa per coinvolgere ancora di più gli spettatori: la protagonista è morta. Tranquilli, non vi sto rovinando la sorpresa! Si sa fin dall'inizio. Questo film usa tecniche visive spettacolari. Ve lo consiglio e, anche se lungo, è molto adatto agli adolescenti, perché vi trovano spazio senza censure sentimenti come la rabbia, la vendetta, la gelosia. Dai 14 anni in su.
 

lunedì 10 settembre 2012

Libri sui bambini e il cibo

22 mesi + 3 settimane


Completo la mia carrellata con una breve rassegna di titoli di libri sul rapporto tra bambini e cibo che possono risultare interessanti.
 
La base dell'autosvezzamento è contenuta nel libro di Lucio Piermarini Io mi svezzo da solo (Bonomi Editore), la cui immagine di copertina vedete proprio qua sopra. E' un libro-saggio, una base per smontare molti pregiudizi sull'alimentazione infantile con la spiegazione storica del perché si siano radicati nel nostro senso comune. Con un po' di intuito, potrete già capire, leggendo il testo, le tappe operative dell'alimentazione complementare a richiesta, anche se l'autore non dà tutte le risposte ai dubbi che verrebbero in mente a una mamma, a mano a mano che si presentano le varie situazioni. Lo scopo del volume, infatti, non è manualistico, ma filosofico: l'invito a cambiare punto di vista e a considerare il bambino un vero e proprio commensale, con pari dignità della nonna, del fratello maggiore o di un ospite gradito.
 
Un aiuto concreto per la quotidianità viene invece da:
 
Paola Negri, W la pappa!, Urra edizioni 2010
 

L'autrice - consulente per l'allattamento e mamma di 4 figli - spiega nel dettaglio che cosa fare per praticare l'autosvezzamento e vaglia con attenzione tutte le possibili obiezioni, come per esempio il rapporto tra peso del bambino e assorbimento del ferro, oppure le differenze tra bambini che non bevono latte e quelli che invece ne sono ghiotti. Completano il libro un ricettario elaborato e sperimentato dalla Negri stessa e una proposta per modificare in meglio la propria dieta, coerentemente con le sfide globali e la lotta alla fame nel mondo.
 




Carlos Gonzalez, Il mio bambino non mi mangia, Bonomi editore 2003
 
Dallo stesso autore di Bésame mucho, un libro altrettanto ricco di umorismo e sentimenti per fare fronte alle difficoltà del bambino rispetto al cibo, per scoprire che... non si tratta di difficoltà. E' di grande aiuto per le mamme (e per i papà) se si fidano del fatto che l'inappetenza è un problema di equilibrio tra quello che un bambino mangia e quello che sua madre si aspetta che mangi. Non si parla di autosvezzamento vero e proprio, ma il pilastro centrale è il medesimo: il bambino conosce molto bene ciò di cui ha bisogno.




 
 
T. Berry Brazelton, Il tuo bambino e... il cibo, Raffaello Cortina 2004
 
Questo è uno dei volumi dedicati a un ambito specifico dell'infanzia e, secondo il mio parere, l'unico valido. Non propone l'autosvezzamento, ma fa una calzante associazione tra il disinteresse per il cibo che, talvolta, i bambini manifestano e la diretta espressione della loro insofferenza a stare seduti fermi. Le necessità neurologiche del movimento e l'impegno per affinare le capacità motorie sono di gran lunga superiori alle necessità nutritive. Perciò l'autore dà, diplomaticamente, il più saggio dei consigli: non fare assolutamente nulla!


 
Lina Spinazzé, Gli gnomi mangioni, Kellermann 2006
 
Questo è un breve e poetico ricettario per bambini. Le ricette proposte sono facilissime da realizzare anche per i cuochi meno esperti e sono scritte in corsivo come su un vecchio quaderno. La prefazione è molto interessante e invita a essere fantasiosi nel proporre ai bambini nomi di piatti amici che resterano nei loro ricordi. Ottimi i consigli per le varie occasioni in cui proporre una preparazione o l'altra.
 






Miralda Colombo, Il cucchiaino di Alice, Gallucci 2011
 
Questa è la realizzazione di un sogno: quello di Miralda, mamma di Alice e blogger, che ha tratto dall'omonimo blog un libro fotografico accattivante e moderno. Fa da filo conduttore l'esperienza tra i fornelli e a tavola con la sua bambina che, passo passo, è stata guidata ai piaceri della buona tavola da una mamma estrosa. Il fatto interessante è che la piccola si è interessata poi alla preparazione del cibo, uno step fondamentale verso l'autonomia. Autosvezzamento... filmato!



 


Claudia Brignoli, Il pentolino, Aedel Edizioni 2007

Un altro ricettario dedicato solamente ai cereali. In effetti, che cosa proponiamo ai nostri figli di primo? Pane e pasta (cioè grano) e riso. Ma trascuriamo orzo, farro, miglio, avena, bulgur, mais, quinoa, amaranto e segale. Sfatando il mito che occorrano tempi lunghi per variare il nostro ventaglio di ricette, l'autrice propone piatti semplici, insaporiti con erbe aromatiche, adatti ai bambini dall'anno in su, sostiene Brignoli. Ma invece lo sappiamo, ripetete con me: adatti da quando volete voi!
 





Buona lettura e buona cucina!
 
 

sabato 8 settembre 2012

Libri sui bambini che mi piacciono: pars construens

22 mesi + 3 settimane
 
Spazio ai libri che mi piacciono!
Sono quei titoli capaci di illuminare una giornata, una sera in cui si ha finalmente tempo di leggere, un momento di Grazia Culturale che ti arriva proprio quando credi di non farcela.
 
Si racconta che il servo di un arcivescovo precedesse il suo padrone nella scelta della locanda in cui fermarsi la sera e dovesse segnalare dove il vino gli fosse parso eccellente. L'accordo era che avrebbe scritto sul muro dell'albergo la parola est! che in latino significa "c'è!", cioè "questo è il posto giusto". Arrivato in un luogo che lo colpì per la qualità sopraffina dei vini, egli scrisse: est! est!! est!!
 
Ecco la mia (selezionatissima) classifica:

Bésame Mucho di Carlos Gonzalez, Coleman editore 2009
In poche parole: IL libro sull'infanzia. Il regalo più bello che ho ricevuto. Duro, tagliente, che mette in disaccordo gli amici e i parenti, ma illuminante, giusto, buono. Raramente ho letto parole di così grande intensità. Purtroppo ha una prefazione che ancora insiste sulla necessità del "contenimento" per il bambino: è proprio difficile capire l'italiano!
est! est!! est!!!
Mi piace, perché è davvero capace di rompere tutti i luoghi comuni, di smontare tutte le teorie, anche quelle che possono apparire giuste perché "fanno male per il bene del bambino". Gonzalez non ci sta e dice: "I ricordi più belli di tuo figlio stanno per arrivare. Tutto dipende da te".
MERAVIGLIOSO.

 
Come sviluppare tutti i talenti del bambino a cura di Arve Mathisen, Red edizioni 2008
Un regalo di Natale gradito, dove ho trovato molta magia e suggestione e un approccio molto amico dei bambini.
est! est!! est!!!
Mi piace, perché racconta la pedagogia steineriana ai genitori senza insistere sulle "spigolature" che di solito la rendono un po'... arcaica agli occhi dei genitori contemporanei. Il tono invece è suggestivo e articolato, e invita a risolvere le difficoltà pratiche non con tabelle e regole, ma cambiando il proprio punto di vista sull'infanzia.
CREATIVO.
 



I bambini hanno bisogno di fiducia di Tim Seldin, Fabbri editore 2007
Un regalo molto gradito, dove ho potuto conoscere la pedagogia montessoriana in modo rapido, pratico e approfondito.
est! est!! est!!!
Mi piace, perché parte dalla comune esperienza dei genitori e li guida attraverso il pensiero di Maria Montessori, svelando un approccio rivoluzionario all'educazione: il bambino, se messo nelle condizioni giuste per fare tesoro dell'esperienza dei sensi, apprende da solo. Un autosvezzamento ante-litteram, si può dire, purtroppo rimasto inascoltato nelle nostre scuole, ma realizzabile a casa con tanti piccoli accorgimenti.
FAMILIARE.


L'abbraccio che guarisce di Martha Welch, Red edizioni 2006
Un prestito fortunatissimo, che salva per miracolo la categoria degli psichiatri infantili. Questa donna è stata la prima a guarire dall'autismo molti bambini considerati senza speranza. Coraggiosa e piena di risorse, mentre al centro l'affetto materno.
est! est!! est!!!
Mi piace, perché ha un taglio scientifico e pratico allo stesso tempo e propone un metodo (l'holding) che si è dimostrato molto efficace anche con Cico. Il bello del libro è che dà valore a ciò che, normalmente, non viene preso molto in considerazione: il trauma da parto, la memoria prenatale, il valore del tempo trascorso insieme. Preziosi consigli anche per la mamma che lavora.
CONCRETO.

 
Io mi svezzo da solo di Lucio Piermarini, Bonomi editore 2010
Il testo che ha dato origine all'avventura di questo blog non poteva mancare. E' una buona occasione per presentarvelo. Il testo si pone l'obiettivo di sfrondare i problemi pratici col cibo che tanta ansia generano in famiglia e dare risalto agli affetti e alla socialità della tavola. Un acquisto fatto in autonomia che mi ha davvero migliorato la vita.
est! est!! est!!!
Mi piace, perché con uno stile ironico e davvero divertente, questo pediatra coraggioso ha portato avanti la sua idea con grande forza per anni, aiutando centinaia di mamme, prima di avere un riconoscimento dalla comunità scientifica. Ma il tempo gli ha dato ragione e anche Cico si unisce al coretto dei "Grazie!".
INNOVATIVO.

 
Anche i cattivi giocano di Rosemarie Portmann, Meridiane 1999
Un manuale di giochi che possono aiutare moltissimo quando: i bambini crescono; i bambini sono più di uno; i bambini sono molto irrequieti ma, come è giusto, anche loro vogliono giocare.
est! est!! est!!!
Mi piace, perché l'autrice propone di non elucubrare troppo sulle ragioni del comportamento inadeguato dei bambini, di tirare fuori carta, penne e fantasia e di giocare. Il gioco ha sempre bisogno di un conduttore adulto ed è quindi un modo efficace e divertente di trascorrere del tempo insieme. Ideale anche per animare gruppi e feste di compleanno. Bellissima la prefazione sulla rabbia.
PROPOSITIVO.


Le fiabe, una fonte di giovinezza di Michaela Gloeckler, Aedel Edizion 2010
Un libro di 33 pagine che può meritarsi la L maiuscola. Un percorso di guarigione e salute dell'anima attraverso le funzioni che i vari personaggi ricoprono nelle fiabe più note. Lo metto in fondo, non perché sia meno bello, ma perché è il più difficile e richiede un'infarinatura di semiotica.
est! est!! est!!!
Mi piace, perché dà valore a un genere letterario - la fiaba appunto - che di solito viene relegato alla stanza dei bambini, ma che qui assume dignità e capacità terapeutiche come il giardinaggio, il volontariato o la cura del corpo. Consigliato alla mia lettrice M!
ANTROPOSOFICO.
 

Libri sui bambini che non mi piacciono: pars destruens

22 mesi + 3 settimane

Prima di lasciarmi definitivamente alle spalle il periodo estivo, ricco di riflessioni su Cico e il suo modo di fare, voglio dedicare due post alle letture per l'infanzia. Mi ha ispirato la nuova commedia in uscita nei cinema...
 
... Che cosa aspettarsi quando si aspetta di Kirk Jones. Usa, 2012
Tratta dall'omonimo best-seller americano di Heidi Murkoff, questa versione cinematografica cercherà di rendere in maniera divertente le più comuni sensazioni, emozioni e paure delle mamme in attesa. Piovono già le critiche sull'inadeguatezza del film rispetto all'ironia del libro, ma il cast - che comprende tra gli altri Cameron Diaz e Jennifer Lopez - potrebbe anche riservare delle piacevoli sorprese... o no?!?
 
Quando aspettavo Cico, mi sono rifiutata categoricamente di leggere, per non alimentare ansie inutili e per conservare la mia (già compromessa) vista. Dopo aver recuperato un minimo di autonomia e l'abilità necessaria per allattare sfogliando le pagine, ho finalmente preso in mano i volumi che mi erano stati regalati. Sono rimasta sinceramente sconcertata dall'approccio che va per la maggiore rispetto al modo proposto da molti autori di prendersi cura dei bambini: sotto una patina di apparente bonomia, molti testi propongono una puericultura nemica dei bambini e dei genitori. Ho letto molto, non ho letto tutto e molti "pilastri" mi mancano, come il celeberrimo Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg.
 
Sullo scaffale della libreria ho dato spazi diversi ai libri sui bambini che mi piacciono e ai libri sui bambini che non mi piacciono, in attesa di risolvermi a buttare definitivamente questi ultimi.

 
Fate la nanna di Eduard Estivill, Mandragora 1999
Il classico metodo per risolvere magicamente il problema del sonno infantile, regalato dalle amiche con bambini poco più grandi del mio che l'hanno applicato e ne sono entusiaste. Proprio questo è il punto che non mi trova d'accordo: considerare il sonno dei bambini come un problema di matematica, dove bisogna applicare un metodo disumano calato dall'alto e non bisogna fare niente di propria iniziativa che contraddica le regole del manuale.
?!?
Non mi piace, perché tratta i bambini con disprezzo e i genitori come decerebrati, rimandati perennemente a settembre per la loro incompetenza. Sono convinta che sia meglio pensare con la propria testa e smetterla di soffrire inutilmente.
IRRISPETTOSO.

 
I bambini non fanno mai i capricci di Penney Hames, Edizioni Red 2007
Benché i manuali Red siano validi, questo libro invece mi ha deluso. Il titolo e la scheda di presentazione mi sembravano promettenti e per questo l'ho acquistato, ma - già dalle prime pagine - si capisce che l'autrice non reputa vera l'affermazione del titolo e propone la disciplina come rimedio ai capricci stessi. Non solo: se i capricci anticipano la loro comparsa a 1 anno invece che a 2 oppure proseguono oltre i 4 anni, è meglio far visitare il bambino dal pediatra.
?!?
Non mi piace, perché non dice niente di nuovo rispetto a quello che ripetono a disco rotto la nonna, la bisnonna, la zia e la vicina di casa. Adoro il progresso della conoscenza e il miglioramento umano: perché questo non deve avvenire anche in puericultura? Oltre tutto sono in aumento le ricerche etnografiche che rilevano come in molte culture i bambini non fanno mai i capricci. Per davvero.
SUPERATO.


Le madri non sbagliano mai di Giovanni Bollea, Feltrinelli 2009
Questo libro mi è stato prestato: "Da leggere assolutamente", mi è stato detto, "Non avrei fatto alcuni errori, se avessi capito certe dinamiche". Bene! L'autore è un celebre psichiatra infantile che, da bravo accademico, si è impegnato a catalogare minuziosamente tutte le tipologie di madri e tutte le tipologie di figli, trattando i problemi che derivano dai vari abbinamenti. Ne risultano una serie di consigli dove le povere madri del titolo... sbagliano sempre!
?!?
Non mi piace, perché è un libro che mette insieme problematiche di età così diverse da confondere le idee: adolescenti con bébé, bambini e neonati, un vero minestrone! Ma quello che davvero non sopporto è la mancanza di rispetto verso i sentimenti dei genitori che devono sempre essere all'altezza della situazione, senza potersi mai scusare o cambiare idea riguardo al comportamento da tenere nei confronti dei figli.
SUBDOLO.


Il tuo bambino e... la disciplina di T. Berry Brazelton, Raffaello Cortina Editore 2003
Questo libretto fa parte di una collana di cui vi ho segnalato, nella colonna a destra del mio blog, il volume sul cibo (che resta valido). Nel complesso la teoria dei "punti salienti" dei due pediatri autori non mi dispiace e sicuramente il tono usato è più amichevole di molti altri testi. Nei paesi anglofoni, per esempio, questo è un libro che ha fatto scuola. Quello che non condivido è il motto sotteso a questo volume dedicato in modo specifico alla disciplina: la punizione si adatti alla colpa.
?!?
Non mi piace, perché non credo che sia corretto partire dal concetto che il bambino sicuramente si comporterà male. Questo è il migliore atteggiamento per far avverare la previsione. Inoltre non sono in generale d'accordo con i metodi proposti per "correggere" il bambino che ha sbagliato. L'allontanamento forzato dalla stanza, la privazione di un piacere (tv, dessert ecc.), l'angolino del castigo insegnano solo a fare le stesse cose di nascosto, con ancor più piacere.
RIGIDO.


Naturalmente bimbo, Autori Vari, Terra Nuova edizioni 2003
E' un manualetto che mi è stato regalato, fitto fitto di indicazioni alimentari (con una parte finale riservata ad arredo, abbigliamento e igiene del bambino) e suggerimenti per lo svezzamento naturale: dalla scelta dei prodotti a km 0 fino alla dieta senza carne. Fin qui passi, anche se dubito che avrete voglia di seguire una tabella specifica per i vostri figli fino a 3 anni suonati.
?!?
Non mi piace, perché l'autosvezzamento mi ha cambiato. Mi rifiuto di credere che dosando le quantità di pasta, pane e biscotti si eviti la celiachia. E' falso sostenere che la mancanza di sale fino a 3 anni evita l'ipertensione arteriosa a 80 anni ed è falso che la gradualità di inserimento degli alimenti previene le intolleranze alimentari. Inoltre le ricette proposte non sono per niente appetitose: andate incontro a un insuccesso garantito.
SFIANCANTE.


101 cose da fare a Milano con il tuo bambino di Giovanna Canzi e Daniela Pagani, Newton Compton 2010
Una rassegna dei 101 luoghi dove i bambini sono tollerati in una metropoli come Milano. 101 modi di passare il tempo, insomma, senza che i bambini ci facciano fare troppe brutte figure. L'ho messo in fondo alla classifica, perché non ha certo lo spessore dei testi sopra, ma merita una citazione per lo sprito che accompagna il nostro modo di "leggere" l'infanzia oggi: fastidiosa, gracchiante, rumorosa.
?!?
Non mi piace, perché l'affermazione sottesa è: "Si stava meglio prima" e quindi "Adesso cercherò di fare tutto quello che facevo prima, nei posti con annesso baby-parking". Questa idea è tremenda: la noia che pervaderebbe i bambini, che quindi sarebbero da intrattenere a tutti i costi, con attività da lunedì a domenica, mi stanca solo al pensiero di doverla mettere in pratica. Inoltre, se dovessi portare Cico in tutti i luoghi indicati dalla guida, credo che sarei in breve ridotta sul lastrico.
SNOB.
 

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