sabato 31 dicembre 2011

Happy End

14 mesi e mezzo

E' finita!

Cico ha assaggiato quello che era in suo potere assaggiare, ha mangiato quel tanto (o quel poco) che ha voluto.
Usa le mani ed è autonomo nel gestire i pezzetti. Non si strangola più.
Beve dal bicchiere e dalla tazza.
Il latte vaccino è stato proposto e accettato di buonissimo grado e presto gli dedicherò un post speciale.

Ormai ha i suoi gusti e quel che più mi piace è che prova tutte le novità, anche le più ardite. In questi mesi ho sfatato il mito che ci siano cose "da bambini", in fatto di alimentazione: rosicchia i biscotti alle spezie e lancia via i famosissimi biscottini per l'infanzia. Sì, certo, il latte è il latte, ma vuoi mettere rispetto alle olive verdi e al patè di prosciutto che mentre scrivo sta analizzando e... divorando?

Il suo peso non è da primato, ma, dopo aver instaurato anche il regime ipercalorico, mi pare che dipenda solo in parte dalla quantità di cibo ingerito, sta di fatto che in altezza ormai vede con gli occhi sopra il piano del tavolo quel tanto che basta a individuare il mio cellulare e il telecomando.

Insomma è svezzato!

Si è svezzato da solo, dunque?

In definitiva, posso dire di sì, nel senso che è stato comunque lui a condurre il gioco. Noi genitori abbiamo solo l'illusione di influire sull'alimentazione, ma è appunto solo un'illusione. Di fatto Cico sceglie le modalità e i tempi. La chiave del successo è lasciarlo in pace, certi che saprà regolarsi nel modo migliore.

La cosa più bella dell'anno che si sta per concludere è che, da neonato (per nulla) inerte, è diventato un bambino che sta a tavola volentieri con noi. Un vero protagonista della nostra famiglia. Questo mi premeva ottenere e questo ho ottenuto.

Il blog continuerà a esistere, ma sarà un po' diverso: sarà un blog di ricette, di film, ma sarà anche un resoconto di un'avventura che prenderà la strada di una sempre maggiore autonomia. E i pasti saranno sempre di più momenti di socialità e condivisione, come in...


... Noi credevamo di Mario Martone, Italia - Francia 2010
Il primo film che ho visto in sala cinematografica, quando Cico aveva poche settimane. Un ritratto malinconico delle origini dell'Unità d'Italia, vista dalla prospettiva dei mazziniani. Un film "classico" alla maniera di Visconti e complesso, ma con alcune trovate notevoli: inserti di strutture architettoniche contemporanee nella scenografia dell'Ottocento. Un monito, un invito a essere migliori. Dall'uscita in sala alla prima tv, son passati 14 mesi: pensate un po' come si "bruciano" i prodotti culturali oggi!



da La settimana enigmistica - agosto 2011


A tutti voi che ci avete letti, un... ironico e buonissimo anno nuovo!!
Cico e la sua Mamma


lunedì 26 dicembre 2011

Mani in pasta

14 mesi + 1 manciata di giorni

Buon Natale!!!
Avete presente l'atmosfera della Vigilia? Profumo di mandarini, musica tradizionale, un libro, una fetta di torta, un film... Sì, è quello che vorrei!
Nei giorni scorsi non mi è stato possibile stare tranquilla con Cico & co. perché ho dovuto fare gli straordinari da Mamma il 24 dicembre: Papà di Cico impegnato a casa paterna nei preparativi per il Veglione dove, tra argenti e cristalli, era impossibile muoversi con un 14mesenne alla scoperta del (fragile) mondo di design in cui vive il nonno.
A metà giornata due crisi hanno stroncato definitivamente i miei propositi di stare in Santa Pace. Perciò, dopo aver risolto le suddette crisi con una secchiata d'acqua fredda, ho messo mano a farina, burro e zucchero e ho iniziato lo show dei cantucci.
Lo show è consistito in una lezione di teatro-cucina solo per Cico, in cui io cantavo tutto un repertorio di rime inventate al momento mentre gli davo in mano un po' di ingredienti.
Successone!! Cico, incantato dal clima di ispirata manualità materna, ha cominciato a rubare le mandorle dalla ciotola e a ingozzarsi di impasto crudo. Abbiamo finito in gloria assistendo insieme alla cottura in forno e poi, con un bell'incarto colorato, abbiamo regalato al Papà di Cico una scorta di biscottini e una bottiglia di Vin Santo.

Ingredienti:

200 gr di farina
190 gr di zucchero
2 tuorli d'uovo
100 gr di mandorle spelate intere
50 gr di burro
1 bicchierino di vin santo

Procedimento:

Mescolare molto bene i tuorli con lo zucchero, poi aggiungere farina e burro a pezzetti.
Bagnare con un bicchierino di vin santo e unire le mandorle.
Cominciare a impastare come per la pasta frolla, cercando di far entrare bene le mandorle nell'impasto.
Quando l'impasto è ben riuscito, ne risulta una palla omogenea leggermente appiccicosa.
Lasciarla riposare mezz'ora coperta da un asciugamano.
Nel frattempo io ripulisco le manine di Cico dalla farina.
Dividere la palla in quattro parti e formare quattro filoncini lunghi circa 15 cm e ben arrotondati alle estremità. Posizionarli sulla teglia coperta di carta da forno e infornare a 180° C per 20 minuti.
Controllate da vicino la cottura: i filoncini devono dorare, ma all'interno resteranno morbidi.
Sfornarli SUBITO e tagliarli in diagonale con un coltello affilato. Se l'interno è troppo morbido, rimettere in forno SPENTO fino a raggiungere la consistenza desiderata.

Brindare con...

... Tiffany e i tre briganti di Hayo Freitag, Germania 2007
Sul Natale al cinema ci sono diversi punti di vista: chi per tradizione si gusta la commedia romantica, chi fa azione di "rottura" e predilige ironiche rivisitazioni di Babbo Natale, chi insegue i cinepanettoni e infine quelli che, almeno a Natale, spengono la tv.
Personalmente mi piace che i bambini partecipino alla vita di famiglia e, a seconda dell'età, che siano coinvolti in una visione adatta a loro. Questo film d'animazione tedesco è un piccolo gioiello visivo: non sarà tanto la storia a entusiasmarvi, quanto l'uso dei colori in funzione espressiva. L'arcobaleno delle tinte è sempre magico: anche questo è Natale!



giovedì 22 dicembre 2011

Tra parentesi

14 mesi + una manciata di giorni


E' da un po' che non vi aggiorno su Cico che, nonostante i buoni propositi della Mamma, non ha potuto sottrarsi nei giorni scorsi agli esami del sangue per capire perché il suo impegno a tavola non produca un bilanciamento adeguato tra il suo peso e la sua altezza.
Ho resistito circa 6 mesi, anzi 8, poi ho capitolato. Vi consiglio caldamente di resistere a oltranza, a meno che non ci siano altri segnali d'allarme che sono poi due: intestino in disordine e manifestazioni dermatologiche.
Cico non aveva niente del genere (oggi la commessa della profumeria mi ha chiesto se era appena tornato dal mare), ma poiché la sua curva di crescita ponderale, dalle vette del primo mese, si è schiantata a terra come un elicottero, mi è stato estorto un accertamento.
Accertamento che non è stato senza danno (e il Vate, dottor Piermarini, l'aveva detto), perché Cico ha fatto fronte con ammirabile coraggio a una situazione poco piacevole (non credete a chi vi dice di portare vostro figlio nel tal ospedale o nel tal altro, perché sono specializzati nel trattare i bambini), poi è crollato miseramente a casa, peggiorando solo la situazione. Come? Con un cosiddetto "spasmo affettivo" (non ne conoscevo l'esistenza) la cui violenza ci ha fatto volare al pronto soccorso!
Totale ore trascorse in ospedale nella stessa giornata: 10

Accertato che Cico non ha niente che non va, tranne il fatto che gli "spasmi affettivi" ce li godremo fino ai 6 anni (e non sono un bello spettacolo), non abbiamo cambiato le regole di prima (ammesso che le nostre siano regole), ma abbiamo fatto degli aggiustamenti.
Ma poiché la buona cucina non va d'accordo con il mal di denti di Cico, lui continua a esercitare il suo diritto di sciopero. Credo che stia protestando contro la manovra del governo... Tra parentesi, come dargli torto?




domenica 18 dicembre 2011

A un caro amico

14 mesi


L'unica beatitudine che ti piaceva ricordare era quella di Silvio Pellico: Beato colui che trova un vero amico!
Da parte nostra ti abbiamo salutato cucinando uno splendido risotto giallo con la finestra aperta: il profumo, crediamo, dev'esserti arrivato.



Luigi Pozzoli
10 marzo 1932 - 18 dicembre 2011




venerdì 9 dicembre 2011

Riannodare i fili

13 mesi + 3 settimane


Ritornare a scrivere per un motivo non strettamente professionale, ma di puro piacere è un vero... piacere!
Scusate il gioco di parole da ubriaca, ma in queste settimane accedere al blog è stato impossibile e stanotte ne apprezzo particolarmente l'occasione. Mi sono dovuta imporre di usare il computer solo per lavoro in presenza di Cico: il suo gioco preferito dopo schizzare acqua dappertutto è manomettere tastiera e mouse. Se sarà il futuro Steve Jobs non lo so (lo spero!) ma per ora certo antenne e wireless non gli fanno bene, quindi ho dato un taglio netto alle attività collaterali sul web. Considerando che non dorme mai di giorno, ecco spiegata la mia lunga assenza.
Siccome poi ho anche lavorato un bel po', non mi rimane molto tempo per cucinare: mangiamo polenta a profusione come nei romanzi realistici del primo Novecento. Tra l'altro, lo sapevate che la polenta non contiene glutine? Io, no. Ecco una verdura facilissima per ovviare alle carenze vitaminiche e un film di impegno civile per questi ultimi giorni prima delle tanto sospirate vacanze natalizie.

Ingredienti:

2 cespi di radicchio trevigiano lungo
1 etto di pancetta tesa tagliata a fette sottili
olio

Procedimento:

Preriscaldate il forno a 160° C circa. Lavate e asciugate i cespi di insalata, poi tagliateli per il lungo formando quattro spicchi. Se fossero troppo voluminosi, tagliate ogni spicchio ancora a metà. Ungete con pochissimo olio una pirofila da forno. Avvolgete ogni gambo di radicchio in una o due fettine di pancetta e adagiatelo nella teglia. NON salate! Infornate per circa mezz'ora.
Servite il radicchio tiepido che, così cotto, sarà saporito e croccante come...


... The Conspirator di Robert Redford, Usa 2010
Dopo l'intenso Leoni per agnelli, Redford torna alla regia mettendo in scena il processo che uno speciale tribunale militare intentò a Mary Surratt, accusata di aver cospirato per uccidere il presidente Abraham Lincoln nel 1865. La riproposizione di questa drammatica pagina della storia americana è l'occasione per puntare il dito in maniera velata alla politica assai criticabile di George Bush jr. Anche Lincoln, qui si impara, fu un personaggio ambiguo. Dai 16 anni.




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