mercoledì 26 dicembre 2012

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 24

26 mesi + 9 giorni
... e, per la prima volta sullo schermo, Cico, quello vero!
 
 
 
Eccoci giunti alla fine di questo progetto con un po' di ritardo...
 
Da bambina mi è sempre dispiaciuto che il Calendario dell'Avvento avesse "solo" 24 finestrelle. Secondo me, la venticinquesima (ora) ci sarebbe stata bene!
La ragione sta nel fatto che, come scrive bene la mia amica blogger di La pappa dolce, l'Avvento non è Natale. L'Avvento è attesa. L'Avvento non è la festa, ma aspettare la festa.
 
Alcuni calendari dell'Avvento sono rappresentati come spirali, al cui cuore giungere dopo 24 piccole tappe dalla periferia al centro.
 
E 24 fotogrammi al minuto sono quelli che, nel cinema moderno e contemporaneo, occorrono all'occhio umano per percepire le immagini in continuità come se fossero in movimento.
 
Al cinema come nel percorso di Avvento, gli ostacoli non possono fermare il viaggio di avvicinamento al nucleo centrale. Si va avanti, the show must go on.
 
Così anche noi, nonostante i gravi ostacoli che ci hanno rallentato durante l'autunno, non ci siamo fermati. Abbiamo continuato coraggiosamente chi a crescere, chi a lavorare, chi a scrivere.
 
Il film di oggi, perciò, è il nostro film. E' una commedia tutta da ridere, così almeno ci pare la nostra famiglia. E' anche un film drammatico in molte sequenze e fa delle notevoli incursioni nel genere fantastico (lo sa bene chi ci conosce!), per poi virare sul musical ogni volta che Cico comincia a strillare.

 
 
 
Il nostro film ha un prologo in costume che racconta del giorno in cui il Nonno e la Nonna di Cico si sono innamorati e prosegue, prosegue, prosegue...
 
 
... gli attori poi sono cambiati, dopo aver girato migliaia di puntate in stile Beautiful.
 
"Sono passati molti anni, ma così poco tempo, che a volte ci stupiamo per il cambio di ruolo". Guardiamo Cico e "ci domandiamo quale giorno, quale frase, quale avventura rimarrà registrata nella sua memoria per sempre, quali dolori rimarranno inchiodati alla sua anima, quale allegria conserverà come un tesoro".
 
 
 
 
 
Buon Natale!
 
 
 
 
Il film va in pausa per le vacanze di Natale. Comprate i pop-corn per il secondo tempo!
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 24 dicembre 2012

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 23

26 mesi + 8 giorni

 
Solo immagini per il trionfo gastronomico de Il pranzo di Babette di Gabriel Axel (Danimarca, 1987) che, come molti avranno previsto, ho tenuto in fondo per il finale.
 
 
Chi non lo conoscesse può recuperare nei lunghi pomeriggi invernali, munito di coperta e cioccolatini: fa venire fame solo a nominarlo!
 
 
Cibo e spiritualità si abbinano qui in modo sorprendente, in una fiaba-apologo sulla bellezza della vita, nonostante tutto.
 
 
Monito anche a non sprecare il tempo dell'amore nella propria giovinezza.
 
 
Menù di Babette:
Brodo di tartaruga
 Blinis Dermidoff (grano saraceno con caviale e panna acida)
 Quaglie in crosta con salsa Périgourdine (foie gras e salsa al tartufo)
 Insalata mista
 Formaggi francesi
 Savarin al rum
 Frutta mista
 Caffè
 Friandises (piccola pasticceria): pinolate, frollini, amaretti
 Vini: Amontillado Clos de Vougeot 1845, Champagne Veuve Clicquot 1860
 
 
 
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Buon appetito!
 
 
 
 
 

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 22

26 mesi + 1 settimana

 
Un connubio perfetto tra Natale e cibo lo offre l'ultima versione del celeberrimo romanzo di Louisa May Alcott, Piccole Donne.
 
agrifoglio vero su un vero dolce di Natale del 1860:
idea da copiare!
Il film è stato girato negli Usa nel 1994 da Gillian Armstrong, regista australiana, che ha preso spunto anche dalla biografia della scrittrice, mettendo nei quattro personaggi delle sorelle alcuni elementi della vita della loro autrice.


 
 
Così Amy, la sorella minore, è Louisa May da bambina, restia a donare la propria colazione di Natale ai più poveri (nella foto trattiene un'arancia).
 
 

 
Poi le nostre protagoniste, decise a essere migliori, regalano legna, caffé e provviste a una famiglia meno fortunata.
 
 
 
Luce natalizia negli occhi di Jo, in questo intenso primo piano di Winona Ryder.
 
 
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Tra fratelli e sorelle spesso la tavola è un'allegra baraonda per la gioia di mamma e papà che, se lasciano fare, spesso hanno meno lavoro per convincere gli "eredi" a mangiare.
 
 
 
 

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 21

26 mesi + 6 giorni
Solstizio d'inverno
 
 
Per il giorno più breve dell'anno, un piccolo viaggio in Irlanda tra le suggestioni gaeliche del film Il segreto dell'isola di Roan di John Sayles (Usa, 1994)
 
 
tra bambine orfane molto intraprendenti
 
 
bambini che vivono su una culla-barca
decorata con le conchiglie
 
 
e le mitiche Salkie, donne di notte e foche di giorno.
 
 
Una sorta di maternità arcaica e solenne accompagna tutto il film, dove si cita anche una zuppa di alghe capace di riscaldare nel gelo dei paesi nordici i bambini dispersi. Molto poetico!
 
 
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Cibo è calore, conforto, mamma. Ricordiamolo, anche quando smettiamo di allattare o di imboccare i più piccoli.

 
 
 
 
 


domenica 23 dicembre 2012

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 20

26 mesi + 5 giorni

Cico si accorge dell'atmosfera che sta cambiando in vista dell'approssimarsi del Natale? A giudicare dai furti di pecore dal presepio, in netto aumento in questi giorni, direi proprio di sì.
 
 
Per festeggiare il suo mondo fatto di dettagli e piccole magie, sceglierei per oggi Casper di Brad Silberling (Usa, 1995), dove un fantasma bambino, con tanto di cappello da chef, prepara uno splendido succo di frutta alla sua nuova amica Kat.
 
 
Una piccola citazione anche per Matilda 6 mitica di Danny De Vito (Usa, 1996), dove l'indipendente e bravissima Matilda a soli sei anni cucina profumatissimi pancake per la sua colazione letteraria.
 
 
 
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Non vedo l'ora che Cico mi prepari la colazione!
;-)
 
 
 
 
 
 
 

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 19

26 mesi + 4 giorni

Sulla scia di Un tocco di zenzero, c'è Soul Kitchen di Fatih Akin (Germania, 2009). Per me è un piccolo capolavoro!
 
 
Zinos, uno chef greco-turco che vive ad Amburgo, deve gestire da solo il ristorantino del fratello. Il locale si chiama Soul Kitchen, è pieno di debiti e deve superare un'imminente visita da parte degli ispettori dell'istituto d'igiene.
 
 
Come se non bastasse Zinos viene piegato in due da un colpo della strega improvviso e gli tocca farsi rimettere in sesto da Anna, una fisioterapista in gamba che riesce a evitargli i controlli di routine da parte dello stato.
 
 
In tutta questa confusione, Zinos assume un cuoco psicotico che quando è nervoso affigge i coltelli alle pareti e realizza piatti come "Costolette d'agnellino 'meeehhh' con ratatouille di verdure".
 
Si ride molto, in un'atmosfera tra lo sboccato e il tifo acceso per i nostri, sperando che ce la facciano a salvare il ristorante.
 
 
E, per accontentare tutti, non manca neanche un delizioso tête-à-tête!
 
 
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Ho molto rispetto per chi cucina 4 volte al giorno, sempre in piedi. Nella fattispecie le mamme!
 
 
 

sabato 22 dicembre 2012

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 18

26 mesi + 3 giorni

Rush finale!

 
Per la casellina numero 18 vale la pena dare un'occhiata a Un tocco di zenzero di Tassos Boulmetis (Turchia 2003). Non è un capolavoro di film (chiedete a Micol!), ma il titolo evoca inequivocabilmente il profumo dei biscottini natalizi, fatti appunto con la spezia del titolo.

 
In più ho rispolverato che si parla di un nipote e di un nonno, perciò a maggior ragione mi sembra azzeccato per noi in questo periodo.

 
 
Fanis, professore universitario, fa un viaggio indietro nella memoria, ricordandosi delle vicende della sua famiglia durante il conflitto greco-turco.
 
 
Risalta, in particolare, la figura del nonno Vassilis, proprietario di una drogheria, dal quale egli ha imparato ad amare la buona cucina.
 
 
Speriamo che, tra qualche anno, anche Cico cominci a prendere il meglio delle passioni del Nonno, provetto creatore di tortelli di castagne che questa Vigilia ci mancheranno molto, soprattutto per la brillante convivialità che riuscivano a trasmettere.


PENSIERO AUTOSVEZZANTE
A volte i bambini amano i sapori forti: non stupiamoci, li hanno assaggiati attraverso il liquido amniotico!

 

venerdì 21 dicembre 2012

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 17

26 mesi + 2 giorni

Questo è un film insolito e molto particolare. Racconta le vicende di Jenna, che lavora con due amiche alla tavola calda Joe's Diner e aspira a vincere il premio di 25 mila dollari per la migliore torta. Le cose, però, si complicano, visto che lei - intrappolata in uno sfasciato matrimonio con l'insopportabile Earl - scopre di essere incinta.
 
 
Si intitola Waitress ed è stato girato da Adrienne Shelly - una delle altre attrici, putroppo scomparsa prima di poter godere il trionfo del film al Sundance Film Festival - nel 2007.
 
 
Ogni volta che si trova in difficoltà, Jenna crea un capolavoro di torta a cui dà nomi insoliti e molto particolari. Una gravidanza indesiderata,la spinge a creare la torta Non voglio il bambino di Earl (salata, con formaggio brie e prosciutto affumicato); o quella Il bambino piange come un dannato nel cuore della notte e rovina la mia vita (formaggio, noci, brandy e noce moscata).
 
 
 
E a complicare ulteriormente la situazione, c'è il fatto che Jenna si innamora del ginecologo che dovrebbe aiutarla a far nascere il bimbo... da cui altri capolavori gastronomici, come Earl mi ucciderà perché ho una relazione (more, lamponi e cioccolato) o Non posso avere nessuna relazione, perché è sbagliato e non voglio che Earl mi uccida (crema di vaniglia con banana). Alla fine, come è giusto, le cose troveranno un loro senso. Con tenerezza e ironia.
 
 
 
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Secondo l'antroposofia, i cibi si accompagnano ai vari giorni della settimana e ai nostri stati d'animo. Ecco dunque il senso della minestrina per i piccoli con l'influenza e invece una decisa fetta d'arrosto per i piccoli voraci e in salute.
 
 
 

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 16

26 mesi + 1 giorno

E' quasi ora di cominciare il conto alla rovescia!


Una pioggerella di film per il Gran Finale che spero vi ispirino per le prossime vacanze, se avrete l'occasione di stare tranquilli e ben comodi sul divano.

Per la serie "cuochi e cuoche" è doverosa una citazione a...

... Julie & Julia di Nora Ephron, Usa 2009
Una commedia davvero graziosa, non solo sulla cucina, ma anche sui blog e sul matrimonio. Mi sono sopresa, ma non ci sono scene natalizie, anche se il film ha un'atmosfera decisamente invernale.


L'eroina è Julie Powell, un'impiegata governativa che decide di darsi un'occasione creativa e sperimenta per un anno le ricette di Julia Child, la moglie dell'ambasciatore americano a Parigi.


Julia viene a contatto con la cucina francese e, tornata in patria, attraverso un programma tv celeberrimo e poi con un libro di ricette, insegna agli Americani il buongusto a tavola.


PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Brindiamo anche con i nostri bambini, lo apprezzeranno di sicuro. Cico ne è sempre entusiasta!

 

giovedì 20 dicembre 2012

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 15

26 mesi!

Cico ha raggiunto un altro piccolo traguardo: dà i baci con lo schiocco. O meglio, bacia l'aria con lo schiocco!

 
Siccome si avvia a diventare un Piccolo Lord galante e premuroso (anche con le bambine, spero!), mi pare azzeccato aprire la casellina di oggi ancora sul mondo incantato di Hayao Myazaki che, da nonno, ha dedicato ai suoi nipotini la bella fiaba Ponyo sulla scogliera (Giappone, 2008).
 
Ponyo è una pesciolina rossa che desidera diventare umana e che si affeziona a Sosuke (pronuncia Soske), un bambino di cinque anni premuroso e gentile.
 
 
Ponyo si rivela essere golosissima di prosciutto e...
 
 
... di tè con il miele.
 
 
 
Ecco i due bambini che mangiano insieme la tipica zuppa calda giapponese che contiene anche il prosciutto cotto.
 
 
 
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Un tavolino basso, alla giapponese appunto, può rivelarsi utilissimo per invogliare i bambini a mangiare in un luogo alla loro altezza e dimensione. I bambini al "ristorante" possono davvero sentirsi trattati con rispetto e simpatia.

p.s. Questo non è un film da sottovalutare per il suo impatto emotivo. Proponetelo a partire dai 6 anni.
 
 
 



mercoledì 19 dicembre 2012

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 14

25 mesi + 29 giorni

Il tempo dell'attesa (e della preparazione) che l'Avvento rappresenta è ben descritto dal fortunato film La fabbrica di cioccolato di Tim Burton (Usa, 2005), che si presta anche a essere interpretato come un'originale riflessione sul cibo e le sue implicazioni educative, psicologiche e affettive.
 
I bambini protagonisti che devono attraversare la fabbrica del titolo, tra i quali l'eccentrico proprietario sceglierà il suo erede, sono la personificazione dei vari tipi di "vizi sociali" prodotti da un'educazione allo stesso tempo permissiva e troppo poco affettuosa.
 
L'aspetto interessante è che ciascun bambino rivela molto di sé dal suo rapporto con il cibo


perciò abbiamo la masticatrice incallita di chewing-gum...


... l'obeso onnivoro...


... e la smorfiosa maniaca di lecca-lecca.
 
 
Infine c'è Charlie



che vive in una casetta poverissima, costretto a mangiare solo zuppa di cavolo, appassionato di cioccolato, ma che si sa trattenere davanti alle cascate della fiabesca fabbrica.


E alla fine ci sarà un dolce premio per lui e la sua famiglia, spolverizzati di zucchero al velo da tre mega spargitori super accessoriati! E' un'idea per un regalo di Natale (a me, naturalmente!).


PENSIERO AUTOSVEZZANTE
I dolci non devono avere un senso, per questo sono dolci.
Parenti: questa è la parola impronunciabile!


 

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 13

25 mesi + 28 giorni
Santa Lucia
 
 
E' il giorno della luce, del cuore, della generosità. Alcuni bambini nel giorno di Santa Lucia ricevono i doni, come i cuginetti di Cico; mentre noi abbiamo avuto una bellissima candela glitterata a forma di budino rosa che illumina il nostro presepio.
 
A proposito di presepio, Cico apprezza molto le pecore che ogni tanto spariscono e vengono ritrovate nei luoghi più disparati: ieri un agnellino belava nel cassetto delle mutande, mentre l'ariete cercava di saltar fuori dalla spazzatura.
 

La festa di Santa Lucia è celebrata con speciali dolcetti a forma di gatto in molti Paesi nordici ed essendo una ricorrenza che ci porta sempre più vicini al Natale, ho pensato di festeggiarla con Canto di Natale di Topolino di Burny Mattinson (Usa, 1983), piccolo gioiello disneiano perlopiù introvabile.
 

Il racconto di Dickens è trasformato in chiave poetica, con il contrasto tra la famiglia poverissima ma felice dell'impiegato Bob Crachit...


... dove il figlioletto ammalato condivide la sua piccola coscia di pollo con il papà...


... e l'avarizia ottusa e crudele del ricco Ebeneezer Scrooge a cui lo Spirito del Natale Presente ricorda che questo ricco banchetto è allestito con il cibo che viene dal cuore.

P.S. Scrooge sta in piedi sul celeberrimo "maialino di latte" detto con la tipica voce nasale di Zio Paperone.


PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Spesso ai giardinetti sento le mamme lamentarsi del fatto che i loro figli non condividono niente con gli altri bambini e si domandano quando impareranno finalmente a prestare i giocattoli. Ma noi adulti quanto condividiamo? La nostra auto, il computer, i libri perfino ci sono cari come tesori. Io stessa non presto volentieri neanche i miei amati dvd (anche perché raramente tornano indietro in buono stato).
Un bambino possiede poche cose: una macchinina, una bambola, un peluche sono tutto per lui e forse valgono di più, ai suoi occhi, di un cellulare o di un pc.
Non è che, per caso, noi invitiamo i nostri figli a condividere oggetti di cui in realtà non ci importa nulla? Da quando l'ho constatato per me stessa, ho smesso di chiedere a Cico di prestare la sua palla.


 

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 12

25 mesi + 27 giorni

Ultimamente Cico si consola con la visione ininterrotta del già citato Baby Van Gogh e io uso questi momenti per sdraiarmi sul divano e non pensare, nelle brevissime pause che il lavoro arretrato mi concede. Non voglio pensare, soprattutto, al fatto che non ho niente di pronto per Natale, né regali, né menu, né tempo libero per correre ai ripari; perciò spero vivamente che una coltre spessa, fredda e insormontabile di neve ci blocchi a casa, sollevandoci dagli obblighi stagionali.

A furia di vedere e rivedere cartelli con le scritte dei colori che scorrono sotto i nostri occhi, il mio cervello va da solo e fa anagrammi. Ecco quanto ho potuto constatare questa settimana:

GIALLO = IL LAGO
VERDE = VEDER
ARANCIONE = O, CANARINI!
VIOLA = VOLAI
ROSSO = SORSO
BLU = anagramma impossibile
 
Per fortuna trattasi di audiovisivo didattico: mancano moltissimi altri colori! Provvedo io a riabilitare il marrone con un film per non pensare.

 
 
Ed ecco Chocolat di Lasse Hallström (Usa, 2000), dove la bella Vianne/Juliette Binoche seduce a colpi di cioccolatini il fusto bello e dannato Roux/Johnny Depp che suona la chitarra e vive su una chiatta...
 
 
... e che rimane al top del fascino anche quando porta in tavola un tacchino.

 
 
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Provate a raggruppare gli alimenti secondo il colore: è divertente!
 
Quanti sono i cibi marroni?
 
- tutti i dessert e i biscotti a base di cacao e cioccolato
- castagne
- nocciole
- noci
- uvetta
- polpettone e polpette
- ripieno di carne di tortellini & co.
- spezie macinate
- tè e tisane
...
...
 
 
 
 
 
 



venerdì 14 dicembre 2012

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 11

25 mesi + 26 giorni

Partecipare a un funerale come diretti interessati può rivelarsi sorprendente. L'occasione è ghiotta per avere sotto gli occhi un panorama umano completo, condensato in poche unità, ma rappresentativo di tutte le tipologie di persone.
 

Funeral Party di Frank Oz, Uk 2007
anche ai funerali si mangia!

Il manager di successo, fintamente rattristato, l'artista sopra le righe ma simpatico, quelli che non piangerebbero neanche per il Gatto morto ma che invece si sciolgono in lacrime perché Dio è morto, vale a dire un autentico mito per chi pensa solo al lavoro. E non manca infine l'amante che passa per la vedova.
 
Poi ci sono gli amici, quelli sì che si riconoscono tra mille: loro sono davvero tristi e i messaggi che lasciano sul quadernetto rosso dei ricordi sono commoventi, perché fanno rivivere un'epoca che sta tramontando, fatta di gente sopravvissuta alla guerra che credeva davvero in un mondo migliore.
 
E poi... e poi ci sono io, la nuora per la legge. La Mamma dell'Erede al Trono per il Nonno. Ho un momento di distacco quando salgo all'altare a leggere la preghiera finale. Guardo la folla sotto di me, silenziosa e in attesa.
 
Ripenso all'uomo che portava il nome ufficiale di Suocero; al quale davo del lei da giovane fidanzata e che mi incuteva anche un po' di timore. La mente vola a un giorno freddo e terso di ottobre. Sono vestita di bianco. Uno scroscio di applausi alle mie spalle, "gli sposi salutino le loro nuove famiglie".
Mi volto e vado incontro all'Architetto, alla Star, al Mito che ora è solo un papà emozionato in un giorno felice.
 
Mi abbraccia, mi dà un bacio. Conservo una fotografia di quel momento. La foto non rivela la sola parola che mi sussurrò all'orecchio: "Grazie!".

Grazie a te, dunque, grazie. E' stato bello fare parte della tua vita.
 




giovedì 13 dicembre 2012

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 10

25 mesi + 25 giorni

Tra telefonate, messaggi, consultazioni sul pianerottolo, corse in ospedale, lacrime e burocrazia varia, il nostro ultimo pensiero è stato quello di mangiare.


Cico è andato avanti a latte per tre giorni, aprendo la dispensa da solo per sgraffignare corn-flakes, biscotti e patatine. Noi ci siamo limitati a patate lesse e una torta salata fatta dalla mitica Nonna Bis che è durata tre o quattro pasti.
 
Sapete che la prima versione de La piccola fiammiferaia è di Jean Renoir e risale alla Francia del 1927?
 
 

Cinecalendario dell'Avvento - giorno 9

25 mesi + 24 giorni

Siamo tristi e malinconici senza il Nonno. Tiro fuori dalla manica i ricordi di questi giorni per recuperare in modalità random o, in altre parole, come viene viene!


Il proverbio "Una mela al giorno toglie il medico di torno" mi sembra assai stupido: il Nonno sbucciava mele in continuazione e tuttavia...
 
 
... Ho fatto in tempo a godermi anch'io la frutta sbucciata: non ne sono capace se non ho con me il fido pelapatate per mancini e, siccome non ho nessuna voglia di imparare, mi sono provvista di un Suocero e di un Marito che lo fanno per me.

Questi sì che sono i lussi della vita!
 
Per una lettura approfondita sui simboli di Biancaneve e i sette nani di Walt Disney (Usa, 1937), leggete il bel post di Acquaviva.
 
 
 

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