giovedì 25 ottobre 2012

Dani

2 anni + 10 giorni
il primo post di Cico in persona 
 

Carissimi padrini,
questa è la storia allegra di una bambola. Che poi diventa un po' triste e poi, per fortuna, torna allegra.
Dunque ve la voglio raccontare.

Sapete meglio di me che dieci giorni fa ho soffiato sulle mie candeline azzurre. In un pacchetto ben confezionato che la Mamma è stata tanto gentile da aiutarmi ad aprire, ho trovato una bambola o, meglio, un bambolotto di pezza.
Sì, sì, lo so che sono un baldo giovane e porto i pantaloni, ma pare che avere tra le mani una figura umana sia un gioco molto divertente da fare a due anni. In effetti mi è piaciuto subito questo bambolotto con i capelli castani e il gilet e l'ho prontamente accecato con due ditina svelte e furbe.

Il Papà mi ha detto di dare un nome alla mia bambola, ma nessuno ha avuto un'idea brillante e così è rimasta semplicemente la Bambola per tutta la sera e i giorni seguenti.
Intanto in casa vedevo che la Mamma e il Papà facevano più mestieri del solito e hanno perfino lavato ben bene i pavimenti, cosa che riservano solo alle Grandi Occasioni. Mi hanno spiegato che ci stavamo preparando per accogliervi da noi, per fare festa insieme, per dirmi ancora una volta Buon compleanno! ed erano molto felici.

Giovedì, però, qualcosa è cambiato: il Papà è tornato a casa dal lavoro al mattino e quando ha spiegato alla Mamma il perché, tutti e due sono diventati tristi.
Io non capivo, ma c'era la Bambola a farmi compagnia che mi ha detto di non preoccuparmi troppo: in bambolese - una lingua che noi bambini capiamo senza bisogno di studiare - mi ha spiegato che il vostro Daniele è partito per il Cielo, un viaggio lungo da cui non si ritorna, ma da dove si possono proteggere tutti gli amici che ci hanno voluto bene.

"Ah, certo!" ho risposto io telepaticamente: "Daniele me lo ricordo proprio bene, ho assaggiato il suo risotto alla sangria dalla pancia della Mamma e poi gli ho anche spedito la mia foto là in Brasile il giorno del suo compleanno".
"Ma ti dirò di più, cara Bambola, noi bambini che ancora non parliamo siamo connessi con l'intero Cosmo e vediamo e sentiamo e percepiamo tante cose. Magari Daniele passerà di qua a salutarci".

La Mamma e il Papà hanno fatto insieme il loro primo viaggio senza di me per venire da voi, una volta domenica e una volta lunedì. Quando sono tornati a casa, ho subito capito che la Bambola era stata a trovarvi nella notte, perché la Mamma ha detto che il funerale sembrava una festa e che voi, carissimi, avevate invitato tutti a tornare a casa con il sorriso.
Il Papà ha aggiunto poi che padrini migliori di voi non esistono, che siete forti e coraggiosi e bla, bla, bla...
Quanto parlano, questi genitori! Devono sempre spiegare tutto! Per forza siete i padrini migliori del mondo, siete i MIEI padrini!

Quella sera, mentre la Mamma e io giocavamo sul tappeto, l'idea brillante è arrivata: la Bambola ha fatto capire chiaramente il suo nome e, come per magia, è stata chiamata Dani, con tanto di applauso da parte del Papà.
Finora Dani si è dimostrato disponibile, allegro e molto, ma molto paziente: è finito a gambe all'aria sul pavimento, è stato trascinato per un piede lungo il corridoio ed è stato salvato per un pelo dall'annegamento nel bidet. Quando è troppo stanco, si siede a riposare sulla poltroncina di vimini di una certa Ester, una bambina simpatica che, se non sbaglio, conoscete bene.

Queste sono le cose capitate in questa settimana dolceamara. Da parte mia di bambino di due anni posso solo mandarvi un bacio e promettervi che sarò sempre sorridente.
Vi aspetto presto!
Cico



P.S. La Mamma - che fa uno strano lavoro e ogni tanto mi porta in piena notte in gelide sale con misteriose figure che si muovono su una parete illuminata (capite, adesso, perché hanno scelto i migliori padrini del mondo? Perché non si sa mai come va a finire, con queste mamme e papà mezzi artisti!) - vuole dedicarvi la sequenza finale del film...

... Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi di Brad Silberling, Usa 2004


 
 
 
Nota della Mamma:

Nel 1999 lo scrittore statunitense Daniel Handler scelse lo pseudonimo Lemony Snicket per pubblicare i suoi libri per ragazzi, raccolti sotto il titolo complessivo Una serie di sfortunati eventi. Con la tipica sovrapposizione di ruoli tanto cara alla letteratura, Lemony Snicket è anche il nome del personaggio-narratore delle vicende dei protagonisti, i tre ingegnosi fratelli Baudelaire, troppo presto divenuti orfani.


Lemony Snicket che, quando cala la sera, si ritira a scrivere nascosto nella torre dell'orologio è l'esempio dei nuovi narratori del web, i blogger. Per questo invito a dare un'occhiata al blog di Daniele, Buone nuove dal Brasile, per conoscerlo meglio e dargli un ultimo saluto.
 

 
 
 

4 commenti:

  1. Mi piace pensare che le cose che perdiamo (o che crediamo di perdere) trovano sempre il modo di tornare da noi, anche se non sempre come ce l'aspettiamo.

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  2. piace pensarlo anche a me

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  3. :-)
    Grazie, il Pensiero avvicina gli esseri umani tra loro.

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