giovedì 2 febbraio 2012

Dalla teoria alla pratica

15 mesi + 18 giorni

La neve, evidentemente, ha effetti nefasti su un buon numero di persone.

Ieri a mezzogiorno abbiamo ricevuto un SOS dai cugini-vicini di casa, disperati, perché in un colpo solo il maltempo ha messo ko i tre nonni, addetti a funzioni di baby-sitting semi permanente. Giorni di consegna delle temute pagelle e quindi genitori bloccati a scuola a tempo indefinito.

Possono venire da voi? Ma solo se non è un problema...
Non è un problema, prego accomodatevi.

Verso le due del pomeriggio, altro SOS. I vicini di fronte, appena sbarcati in Italia, un po' mogi perché il figlioletto non riesce a parlare con i compagni d'asilo. Pare che il suo unico tramite comunicativo sia Cico, non ancora profferente verbo, ma determinatissimo nel farsi capire, che sollecita l'amichetto a esprimersi a gesti, ruggiti e muggiti.

Può venire da voi per un conforto? Ma solo se non è un problema...
Non è un problema, la casa è aperta.

Accettati gli ospiti, come organizzarsi? Lasciarli liberi? In una casa Ikea ma con tante (troppe) cose in giro non mi andava proprio. Lobotomizzarli davanti alla tv? No, poi in questo periodo è meglio che Cico non guardi schermi o video e comunque il piccolo Samuel capirebbe ben poco. Leggere una fiaba? Troppo piccoli e poi c'è sempre il problema della lingua...

Scatta l'idea! Facciamo le pizzette per l'aperitivo della sera!

Con una ferrea organizzazione precedente l'impatto, un'equa distribuzione di posti a sedere, attrezzature e ingredienti e la convizione di stare facendo la cosa giusta, ho avuto una prova di democratica collaborazione domestica che ha messo d'accordo quattro età diverse, diversi sessi e diverse lingue.
Le richieste insistenti di "Possiamo accendere la tv?!?" sono state stoppate sul nascere.

Ecco i nostri specialissimi strumenti:

- tavolo di cucina spostato in mezzo alla stanza
- una seggiola a testa + seggiolone per Cico
- tagliere di silicone
- carta da forno e teglia
- tagliapasta
- ciotole e cucchiaini
- matterello

Ingredienti:

- 1 rotolo di pasta sfoglia già stesa
(calcolatene 1 ogni 2 bambini)
- ciotolina di salsa di pomodoro
- ciotolina con 2 mozzarelle tagliate a dadini
- ciotolina di capperi
- ciotolina di olive nere tagliate a metà
- ciotolina di origano
- farina per infarinare i tagliapasta e il matterello

Procedimento:

Preparate una postazione per ogni bambino, comprendente 2 tagliapasta di forme diverse o due bicchieri di diversi diametri.
Su un foglio di carta da forno a testa, disponete già la mezza pasta sfoglia stesa.
Fate vedere ad ogni bambino come si infarina un tagliapasta e lasciate che si divertano a tagliare le basi delle pizzette, disponendole poi sul foglio di carta da forno. La pasta che avanza si rimpasta e si stende di nuovo con il matterello infarinato.
Non correggete errori di "stampa", a meno che non sia il bambino a chiedervelo.

Voi adulti accendete il forno a 180° C.
Nella ciotolina di pomodoro ciascuno immergerà il proprio cucchiaino per spandere delicatamente la salsa sulle sue pizzette.
Qualche dadino di mozzarella, qualche cappero o una mezza oliva distribuiti con le mani e l'emozione di spargere l'origano.
Fate anche voi tutta la sequenza in modo che i bambini vi vedano in azione.

Cuocete per 10 minuti, sorvegliando attentamente la cottura come Cico che non ha fatto avvicinare nessuno alla finestrina del forno.
Se Cico lo permette, fate vedere ai bambini che le pizzette "respirano" mentre si scaldano e diventano dorate. Mandate a casa tutti con il loro vassoietto caldo.

Il silenzio mediatico è senz'altro d'obbligo: siate fermi!



    Qui, 8 anni di bionda creatività, decora le pizzette con precisione...



 ... Quo, 4 anni, la guarda attento e si arrischia a provare...


 ... Cico, dell'età che sapete, scatta per caso questa fotina a Qua, 6 anni, che dà il suo contributo affettivo....

... a Mamma di Cico sorge un amletico dubbio: a chi importa più della pagella?!?

3 commenti:

  1. ma che belle le foto degli "amici di Cico"!

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  2. Grazie! Ho solo deciso di cambiare i nomi veri con nomi di fantasia, dato che ci sono anche dei mezzi-visi associati alle didascalie...
    Per la serie: la prudenza non è mai troppa.

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  3. Anch'io voglio una pizzetta a forma di stella!

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