23 mesi + 10 giorni
Probabilmente devo cambiare titolo del blog e sostituirlo con Cico sul tavolo!!
Dovrei trasformare un richiamo materno (e paterno) detto con garbo e allegria, Cico, a tavola!!, in un grido soffocato pronunciato tra bagno e corridoio al primo dei due genitori che si trova più vicino per sorvegliare che il suddetto Cico non scivoli giù dal ripiano.
Il Posticino delle Fragole di Cico è appunto il tavolo, anzi, ogni tipo di tavolo; cosa che mi dà da pensare. Non tanto per i bernoccoli (già molti) che decorano la sua fronte, ma per il suo esibizionismo domestico che - facendo le debite proporzioni - ci richiederà, tra qualche anno, di installare un palcoscenico in salotto. Dal tavolo, infatti, Cico citofona, telefona, attacca/stacca magneti dalla lavagnetta promemoria, travasa, mangia e... balla il Tripp-Trapp.
Tripp - trapp; tripp -trapp; tripp - trapp; tripp -trapp fanno i piedini che battono ritmicamente sul legno. Piedi nudi, calze, scarpe, pantofole: la velocità non cambia: tripp -trapp; tripp- trapp; tripp-trapp!!! Due battute al secondo con tanto di sorriso stampato in volto.
Come raggiunge i tavoli?
Con le sedie!
Come raggiunge le sedie?
Da solo!
Avete tolto le sedie?
Sì!
Quindi?!?
Spinge il seggiolone dalla stanza più in fondo alla casa e lo porta ben sotto al tavolo e... via!
Che seggiolone avete?
Il mitico Tripp-Trapp Stokke!
Probabilmente i bambini norvegesi (era norvegese il designer Peter Opsvik che lo inventò per suo figlio; svedese invece è la Stokke che lo produce) non si muovono così tanto. Fatto sta che il possesso di questo costoso pezzo di design che dagli anni Settanta allieta le famiglie di tutto il mondo a noi crea un sacco di problemi.
Quando c'era la protezione, Cico - essendo magro - sgusciava fuori e raggiungeva il piano del tavolo da solo (e sgusciava fuori anche dall'Antilop dell'Ikea: anche il design svedese, bocciato!). Poi è ingrassato un po' e la barra di legno anticaduta lo faceva strillare come un'aquila, finché Mamma o Papà, travestiti da volontari del WWF, non accorrevano a liberare la pantera impigliata.
Abbiamo tolto la protezione per non diventare sordi e in 24 ore il Tripp-Trapp è diventato una perfetta scaletta fai-da-te. La sua funzione primaria, cioè far arrivare il bambino all'altezza giusta davanti al piatto, oggi è sfumata: abbiamo abbassato anche il piano di seduta. Ormai è una sedia alta come quelle degli adulti. Vedremo cos'altro combinerà: sono quasi certa che insisterà nel suo proposito, cioè continuerà a mangiare in piedi e a salire sul tavolo.
Siete genitori permissivi!
E' vero! Gli permettiamo di essere se stesso.
Che bambino senza limiti!
Aahahaahahaahhahh! Questa è buona! Cico ha un sacco di limiti.
Per esempio?
Beh, non può volare, non può guidare, non può sposarsi, non può votare, non può uscire da solo, non può lavorare, non può avere un gioco ogni volta che usciamo, non può andare al parco quando piove, non può scegliersi i vestiti, non può andare in vacanza ogni week-end, non può andare a fare un master in America. Ah, dimenticavo: non può firmare assegni circolari e non può neanche scrivere la letterina a Babbo Natale! E, per finire, non può neppure obiettare a quello che Mamma scrive di lui sul blog!!
:-) :-) :-)
Mentre devo rivedere...
... Chicago di Rob Marshall, Usa 2002
dove il protagonista Richard Gere si esibisce in un numero di tip-tap davvero spettacolare (questo musical, ricordo, non mi era molto piaciuto... ma forse devo concedergli un'altra possibilità); ecco come ho sfruttato a mio vantaggio un Cico sul tavolo di cucina.
GIROTONDO DI VERDURE GRATIN A KM ZERO
Ingredienti:
3 pomodori ramati
2 patate piccole
1 melanzana piccola
50 gr di burro
2 cucchiai di pangrattato
timo
prezzemolo
sale
olio q.b.
Procedimento:
Mentre Cico travasa verdure dal tagliere alla pirofila, accendete il forno a 240° C. Poi sciogliete il burro in una ciotolina o in un bicchiere (io uso il microonde) e mescolatevi i due cucchiai colmi di pangrattato, insaporendo con sale, timo e prezzemolo.
Disponete le verdure in cerchi concentrici alternando i colori e sovrapponendo leggermente una fettina all'altra. Salate leggermente e poi distribuite sopra le verdure il pangrattato "condito", sbriciolandolo un po' con le mani.