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Per completare la trilogia sull'opulenza del cibo, vi propongo oggi una versione ironica dei contadini affamati dell'Ottocento.
Dalla quarta finestrella spunta un grande classico di disneiana memoria, Topolino e il fagiolo magico di Hamilton Luske e Bill Roberts (Usa 1947), che ha avuto una storia piuttosto travagliata: è infatti realizzato negli anni Quaranta, ma poté arrivare nelle sale cinematografiche solo nel 1963 a causa degli stravolgimenti della guerra. Lo si ricorda anche perché è stato l'ultimo film in cui Walt Disney ha dato la voce a Topolino.
Un irascibile contadino Paperino sta per impazzire dalla fame, costretto a mangiare un panino trasparente con una fettina minuscola di fagiolo che l'ingenuo Topolino ha scambiato per una mucca!
piselli giganti!
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
I bambini trascorrono i primi anni di vita come nella dimora dell'orco: non vedono sopra il tavolo, non riescono a guardare dalla finestra, le sedie sono irraggiungibilmente alte.
Pensate a come deve apparir loro strano il cibo... Ma come per Pippo è un nuovo stupendo gioco che mette a dura prova la loro fantasia e resistenza! Fino a quando è un gioco? Difficile dirlo, ognuno ha i suoi tempi!
non avevo mai pensato alla "dimora dell'orco"... davvero inquietante. ma quando poi si riesce a sbirciare al di sopra del tavolo... che soddisfazione!
RispondiEliminaLa casa ha in sè qualcosa di molto inquietante.
RispondiEliminaNon ti dico Cico che ormai è il mio vaso di fiori: vive seduto in mezzo al tavolo a gambe incrociate come Buddha.