25 mesi + 18 giorni
Se non è bastato il pensiero "rivoluzionario" di ieri a fugare i timori rispetto ai talvolta ostinati digiuni dei bambini, vi propongo un salto in Giappone per sbirciare dentro la casellina numero 3.
Vi troviamo i genitori di Chihiro, la coraggiosa protagonista de La città incantata di Hayao Myazaki (Giappone, 2001). Genitori normali, che guidano un'auto, con un trasloco da fare e alle prese con i problemi di tutte le famiglie.
Questa coppia ama la buona tavola e non esita a servirsi da un chioschetto di piattini prelibati anche se il gestore è assente. "Abbiamo la carta di credito", si giustifica il padre addentando un involtino.
Questa frase-emblema - cibo in cambio di denaro e viceversa - non scuote in nessun modo la figlia che si rifiuta di assaggiare le succulente preparazioni. Mamma e papà la pregano, la incitano, ma inutilmente. Che figlia insopportabile, così schizzinosa, sembrano pensare entrambi (è uguale a Cico, tra l'altro). Ma...
Il film qui fa uno scarto e assume il punto di vista di Chihiro; ed ecco come per magia i suoi genitori trasformati in maiali!
Ci vorrà l'intero svolgersi della storia - puntellata da altre scene di ingordigia - per arrivare a questo piccolo e delizioso rito del té a casa della maga buona.
Atmosfera raccolta, lentezza nei gesti e conversazione piacevole tra i commensali.
PENSIERO AUTOSVEZZANTE
Quando noi adulti siamo così desiderosi di metterci a tavola e i nostri piccoli non condividono il nostro slancio, proviamo a pensare per che cosa sono venuti al mondo. Quali pensieri attraversano la loro mente?
Forse salvare il mondo in groppa a uno spirito del fiume si addice di più al temperamento dei bambini. Solo loro, del resto, ne sarebbero capaci.
la bellezza di quel film...!
RispondiEliminaUn sogno!!
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